L’intolleranza al lattosio è dovuta ad una carenza quantitativa (non qualitativa) dell’enzima Lattasi. Questo enzima, secreto da cellule della mucosa intestinale che riveste i villi intestinali, scinde il lattosio in glucosio e galattosio. Carenza o assenza di lattasi comportano sintomi più o meno gravi, più comuni sono:
1. dolore addominale
2. gonfiore addominale
3. crampi addominali
4. diarrea
5. nausea
6. vomito
7. flatulenza
8. costipazione
I sintomi compaiono, generalmente, entro due ore dopo l’ingestione di alimenti contenenti lattosio quali: latte, formaggi, panna, latticini. Questi sintomi gastrointestinali tendono a far eliminare dalla dieta latte e derivati e a compromettere la salute delle ossa per carenza di calcio e delle proteine del latte. Questo si verifica soprattutto nei bambini che sono in fase di crescita. È bene quindi sostituire il latte e i derivati con latte e formaggi vegetali o delattosati (oggi ce ne sono tantissimi in commercio).
Per la diagnosi del malassorbimento del lattosio viene eseguito in laboratorio un test diagnostico noto come breath test al lattosio-idrogeno o test del respiro. Questo test si basa sul fatto che il lattosio non assorbito a livello intestinale è fermentato da batteri che producono gas, tra cui l’idrogeno, che portano ai classici sintomi di intolleranza. L’idrogeno, così come gli altri gas prodotti, non viene assorbito e viene rilevato nell’aria espirata del paziente. Per questo principio, durante il breath test, si fa assumere al paziente un quantitativo di lattosio, circa 20 grammi, pari a quello contenuto in circa mezzo litro di latte. Il paziente arriva il laboratorio a digiuno da almeno 8 ore, in un sacchetto viene raccolta l’aria espirata del paziente prima dell’ingestione del lattosio, si esegue poi lo stesso procedimento dopo mezz’ora dall’assunzione del lattosio e ogni mezz’ora per circa quattro ore. Si misura, alla fine del test, la concentrazione di idrogeno nell’aria espirata e se questa è superiore a quella rilevata all’inizio del test verrà appurata l’intolleranza se è inferiore si esclude l’intolleranza o comunque si rimanda ad altro tipo di analisi.
Rivolgiti ad un gastroenterologo se riscontri uno o più sintomi. Se ti è stata diagnostica l’intolleranza al lattosio rivolgiti ad un nutrizionista per ricevere uno schema dietetico specifico per questo problema.